Giunto per caso alla fotografia con una macchina fotografica che non era destinata a lui ma che ha saputo domare, David Kirscher ne ha fatto la sua professione nel 2013. Da allora ha lavorato in modo indipendente, in particolare per marchi di gioielli e abbigliamento o lingerie. Va detto che David Kirscher ha uno sguardo unico sui corpi e sulla sensualità. Se esistesse la categoria, potremmo designarlo come fotografo dell'intimo. “Mi pongo sempre la stessa domanda: come raccontare una storia con le foto?” spiega: "Mi piace mescolare finzione e realtà, catturando scene di vita o ricreandole con modelli professionisti o amatoriali". Appassionato di cinema, resta molto legato anche al cinema, in particolare per i suoi progetti personali, che realizza per il 90% in questo formato: "Amo la catena creativa che comporta il cinema, dalla progettazione allo sviluppo" precisa, "e mi piace giocare con le imperfezioni, la polvere o le bruciature di luce che a volte comporta" E anche se i suoi progetti professionali sono quasi tutti realizzati in digitale, sta attento a non aggiungerne nulla nel ritocco: "il buon ritocco è quello che non è visibile".