La vita spirituale di Matthieu Ricard e la sua macchina fotografica sono un tutt'uno, da cui emergono queste immagini fugaci ed eterne. Henri Cartier-Bresson Matthieu Ricard è nato nel 1946, figlio del filosofo Jean-François Revel e del pittore Yahne Le Toumelin. Ha viaggiato in India per la prima volta nel 1967, dove ha incontrato straordinari maestri spirituali tibetani. Ha deciso di stabilirsi sull'Himalaya nel 1972, studiando e praticando il Buddhismo. Attualmente risiede nel monastero di Shechen in Nepal e dedica la maggior parte del suo tempo alla conservazione del patrimonio culturale tibetano. È interprete francese del Dalai Lama dal 1989. Da oltre quarant'anni fotografa maestri spirituali, la vita nei monasteri, l'arte e i paesaggi del Tibet, del Bhutan e del Nepal ed è autore di diversi libri di fotografia, tra cui, in francese, The Spirit of Tibet, Dancing Monks of Tibet, Tibet, Looks of Compassion, An Immobile Journey, Bhutan, Land of Serenity e, con gli amici Olivier e Danielle Föllmi, Buddhist Himalayas, pubblicato da Éditions La Martinière. Le sue fotografie sono state pubblicate su numerose riviste (National Geographic, Figaro Magazine, Animan, ecc.) ed esposte in numerose gallerie e musei in tutto il mondo, tra cui Visa pour l'Image (Perpignan), Aperture Gallery e Rubin Museum of Art a New York, il Forum des Halles e la Galerie Voleurs d'images a Parigi, Hong Kong, Winterthur, Stoccolma, ecc.