Laureato in marketing, linguistica e semiologia, ha iniziato la carriera nella pubblicità come direttore artistico e copywriter, per poi orientarsi progressivamente verso l'arte. Vero tuttofare, negli ultimi vent'anni ha pubblicato romanzi e un album di canzoni con Pierre Estève e ha intrapreso parallelamente la carriera di fotografo. Il suo stile unico è un mix di sfocatura e movimento impressionista. Gli diede un nome: Morphéographies. E una definizione: “Né fotografie né dipinti, le linee e le tinte piatte di queste opere appartengono al purgatorio, a un regno indeciso, tra sogno e realtà” spiega, “non prendiamo più un’immagine, ma un’emozione, non catturiamo più un paesaggio, ma un’impressione”. Queste Morfeologie sono ora raggruppate in tre libri d'arte dedicati alle corse di cavalli in Marocco, ai Tbouridas (Ultima fantasy), alle estati al mare (Mélancolie sur mer) e ai giardini di Parigi (Paris magnétique).