Figlio di espatriati, Thibaud Poirier ha vissuto la sua infanzia in molte città del mondo. Ma tra Houston, Montreal, Buenos-Aires e Tokyo, è quest'ultima ad averlo influenzato maggiormente: "Lì ho scoperto l'architettura, in particolare quella di Tadao Ando, ed è diventata una passione", spiega, "oggi è il tema principale della mia fotografia ma anche della mia attività professionale". Infatti, Thibaud Poirier, ingegnere di formazione, parallelamente alla sua carriera di fotografo, lavora come consulente di interior design a Parigi. Ha iniziato a fotografare nel 2013, quando aveva 26 anni, con un semplice iPhone e le prime applicazioni di editing fotografico. Uno dei suoi progetti principali riunisce foto di biblioteche e chiese: "Ho scelto biblioteche e chiese perché volevo guardare attraverso la storia e mostrare come uno spazio con una funzione simile potesse essere interpretato in modo così diverso geograficamente e attraverso i secoli". Influenzato da Candida Hofer e Hiroshi Sugimoto, propone fotografie prive di qualsiasi presenza umana per "dipingere ritratti surreali e senza tempo di questi monumenti".