Between the slopes

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6 formati disponibili da 140$ a 7.500$

"L'idea di creare questa serie mi è venuta osservando il lavoro di alcuni artisti che utilizzano l'intelligenza artificiale e raffigurano oblò fittizi. Mi sono detto: "perché non applicare questo principio alle mie vere fotografie di viaggio, abbinandole agli interni di treni leggendari che catturerò?" ed è così che sono nati i "posti a sedere con vista".

"Ci sono molti treni con viste incredibili, quindi ho esagerato un po' e ho pensato: 'E se potessimo andare ovunque in treno?'"

"Ho fatto delle ricerche e ho scoperto che ci sono oltre 1.200.000 km di ferrovie in tutto il mondo. Questo apre un mondo di possibilità per i numerosi viaggi che si possono fare in treno, così come per i panorami che ci permettono di scoprire."

"I miei 'posti con vista' sono realizzati al 100% da fotografie che ho scattato. Uso semplicemente Photoshop per abbinare un paesaggio all'interno di un treno. Come diceva Boris Vian: 'Tutto è vero perché l'ho inventato io'."

"Per me, i tre treni più leggendari sono: l'Orient Express, ovviamente, che collega Parigi a Venezia. Poi lo Snowpiercer della serie Netflix, che compie un giro infinito del globo, e infine l'Hogwarts Express per i magnifici paesaggi scozzesi che attraversa."

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Sull'opera

Dettagli dell'opera

A proposito dell'artista

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Laurent Dequick è un architetto di formazione e ciò si riflette nella sua arte. Perché le sue opere sono prima di tutto una riflessione sulla città contemporanea e più precisamente sulla proliferazione dello spazio urbano. Lo scopo del fotografo è quello di trasmettere con precisione l'impressione di frenesia che risulta dalla densità della popolazione e dall'attività nelle aree urbane: «Le strade, le luci, i rumori, il traffico delle macchine, il brulicare dei pedoni, gli odori… sono così accattivanti che nessun singolo scatto può catturarli tutti. Ciò significa che si devono fare delle scelte? Non ci credo, non lo voglio». Per tradurre in immagini questa “congestione” della vita urbana Laurent Dequick non esita a scomporre, sovrapporre e persino mescolare gli scatti. Intreccia così fotografie che rappresentano complessi architettonici, il traffico delle strade e le persone. Condensa le immagini come la città condensa la vita di tutti i suoi abitanti. Il suo stile ricorda il cubismo e nella sua rappresentazione del movimento permanente ritroviamo una certa forma di astrattismo.