MARIE-LOU CHATEL
Le vecchie foto sono spesso danneggiate. Di conseguenza, parte dell’immagine sembra sfuggirci. Si crea una certa distanza a causa dell'assenza di colore, perché viviamo in un mondo colorato. Con la colorazione potremmo avere accesso diretto a frammenti del passato. Le immagini migliori sono quelle che guardi e dimentichi che sono colorate. D'altra parte, se l'immagine si distingue semplicemente per la sua colorazione, secondo me l'obiettivo non è raggiunto. È tutta una questione di storia, non di elaborazione delle immagini.
MARIE-LOU CHATEL
L'artista belga Marie-Lou Chatel è specializzata nel restauro e nella colorazione di vecchie fotografie. Fin dall'adolescenza si interessa al lavoro dei grandi fotografi del XX secolo come Dorothea Lange, William Gedney e Jack Delano. Si forma in storia dell'arte a Namur poi in fotografia a Charleroi e scopre, durante le sue ricerche universitarie, il portale digitale dell'American Library of Congress Farm Security Administration/Office of War, la cui particolarità è quella di consentire ai visitatori di scaricare immagini in bianco e nero e immagini ad alta risoluzione. Questa risorsa costituisce un importante resoconto pittorico della vita americana tra il 1935 e il 1944. Per gioco e curiosità, Marie-Lou Chatel inizia a colorare una, poi due, poi tre fotografie. Il risultato è una rivelazione per l'artista il cui approccio non è quello di ridurre la forza o il valore del bianco e nero ma di offrire scene da una prospettiva diversa. Opera tecnica, tutta di precisione e ad alta densità poetica, oscillante tra invenzione e restituzione, permette allo spettatore di formarsi un'idea della vita in quel momento.
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